Nessun ricordo è mai solo.
- alessandra lavino
- 15 ott 2023
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 15 gen 2024
No memory is ever alone; it’s at the end of a trail of memories, a dozen trails that each have their own associations”.
«Nessun ricordo è mai solo; è l’epilogo di una scia di ricordi, una dozzina di sentieri che hanno ciascuno le proprie connessioni».
La memoria è fatta di stanze. Di porte segrete. Alcune porte sono lì chiuse da tanto tempo, stanze impolverate nelle quali non sempre hai voglia di soffiarci dentro per togliere la polvere. E’ anche un luogo dove spesso torni, e cerchi rifugio, o dal quale a volte preferisci tenerti alla larga.
Una vecchia scatola impolverata, in cantina, con dentro delle piccole diapositive che, ricordo, venivano conservate nella loro scatolina grigia, insieme a un vecchissimo proiettore.
Si srotolava lo schermo e poi, una per una, si inserivano in esso.
La luce passava attraverso le diapositive, l'immagine veniva ingrandita e con il suo riflesso proiettata; così si riviveva la storia: la propria storia.
La foto ha il potere di riportarti in quel luogo esatto, di rivederti nel vestito che indossavi e di riascoltare i rumori e i profumi che ti circondavano.
La foto può ricucire le fratture del tempo e riempire i buchi della memoria.
Un antidoto alla dissolvenza.
Affinché in mano non rimanga solo fumo e foschia, scatto momenti, istanti, che vorrei trattenere a lungo, di cose, persone e sensazioni.
Un modo anche di affermare e consolidare i legami, che siano essi vicini o lontani.
Dopo che il tempo avrà fatto un lungo tragitto, seduta, da chissà dove, riguarderò i miei scatti e rivivrò la mia storia.


















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