Ode alle mie donne.

Ode alle donne, quelle che ho incontrato, quelle con cui sono cresciuta, quelle donne che, con i loro esempi, le loro storie, i loro racconti, hanno aggiunto pezzetti al mio puzzle.

Quelle che, a modo loro, hanno contribuito a formare la donna che sono.

Ho rivissuto le storie delle donne nella foresta che partoriscono nella capanna da sole, strette fra le braccia di altre donne che arrivano in soccorso.

Ho risentito le parole di Martha, una donna ecuadoriana, che ha avuto la forza di allontanare il marito violento e ha cresciuto tre bambini da sola.

Ho rivisto mia mamma, nelle sue vesti camaleontiche di madre, amica, padre e tanto altro.

Ho rivissuto l’ abbraccio di una madre siriana impaurita, sconvolta e preoccupata per il suo bambino di  tre anni, quell’ abbraccio che sento ancora dentro, sulla mia pelle.

Ho rivisto le donne del Kosovo, quelle abituate a maneggiare rastrelli, vanghe e a torcere il collo dei polli: i loro avambracci raccontano la loro storia.

Ho rivisto e riabbracciato la mia amica Clara che ha lottato con tutto il suo cuore per essere madre e diventare una stella luminosa.

Ho rivisto alcune donne della mia famiglia, quelle che, seppur sulla carta di grado lontano, da me sono considerate sorelle.

Ho rivisto le donne con l’henné e con i sari, usati per velarsi il capo davanti ad anziani e divinità, quelle spagnole che portano la mantiglia ed il rosario e quelle con l’hijab antico di secoli.

Ho ripercorso, attraverso le immagini dense di parole, momenti rosa attorno ad un fuoco nella capanna in una foresta, intorno ad un tavolo, su un divano.

E’ bello incontrarsi e sentirsi così simili.

Perché vagare per il mondo insegna questo e tanto altro.

E' una delle scuole più potenti, più scalfenti che mai divide e sempre unisce.

Perché respiri, ricevi e doni l'essenza della vita e, meravigliosamente, tutto si tinge di rosa e di mille altri colori.

Non c’è una data precisa, stabilita, per celebrare e onorare le donne e non esiste la donna perfetta, esiste la donna che lavora su stessa per diventare quella che ha sempre desiderato.

Se una donna vive la propria vita fino in fondo, a suo modo e come meglio può, la sua vita non diventa soltanto un esempio, ma una gioia per gli altri, un dono che le sarà restituito mille volte, fra le persone giuste e di cuore.

Finiamo sempre di più per assomigliare a coloro che osserviamo maggiormente e per i quali nutriamo la massima stima.

Una donna non deve tenere le mani solo sulla culla, ma sul timone del mondo alla sua portata.