Eppure, nell’era tecnologica attuale, il miglior modo per ammirare la Scozia resta sempre quella di viaggiare a bordo di una macchina o di un autobus per le Highlands e lasciarsi rapire dagli incantevoli paesaggi scozzesi e questo è stato, nonostante il mio fondato timore per il meteo, il mio iniziale obiettivo.
E avevo ragione!!
Dico davvero, ne è valsa la pena!!
Che bella la Scozia: i paesaggi da togliere il fiato, la musica live nei pubs, i castelli, la gente.
Ho appreso dell’esistenza di diversi tour per le Highlands con partenza da Edimburgo e, cosi, armata di curiosità, ho organizzato il mio tour scozzese di sette giorni, concedendomi il giusto tempo per riuscire ad assaporare i posti, scattare foto, ammirare i paesaggi e inalare vita.
La clemenza meteorologica ci ha permesso, data la vicinanza con il Terrace Hotel dove abbiamo soggiornato, di dare un iniziale saluto alla capitale dall’alto della collina di Calton Hill, dove ci attendevano fiori e foglie infreddoliti dalla brina bianca mattutina.
Ma Edimburgo sprigiona tutto il suo carattere mistico tra le mura del centro: è sufficiente una passeggiata per Princess street , i mercatini di natale, la National Gallery, fino a raggiungere la Rroyal Mile, per rendersi conto del fascino di questa città.
E, considerato che il tempo a disposizione non è mai abbastanza, dopo aver diligentemente prenotato l’alloggio presso YOUTH HOSTEL, già nel pomeriggio abbiamo preso il treno alla volta della piccola ma splendida cittadina di Inverness in cui, complici i giorni di festivi e l’inevitabile assenza di mezzi pubblici, siamo rimaste più del previsto. Così, siccome di necessità virtù, prima di raggiungere la tanto attesa isola di Skye, il mattino seguente abbiamo preso un bus pubblico (bus 917) per raggiungere il castello URQUARTH –che consiglio vivamente di visitare- e il mistico lago di LOCH NESS dove, a dispetto delle nostre paure, ci ha accolto un delicato sole e un luminoso quanto appagante tramonto che ci ha dolcemente accompagnato verso il nuovo anno all’interno di un pub scozzese con musica live di balli tradizionali, circondati da allegri ed instancabili ballerini in kilt.
Il mattino seguente, al risveglio del 2024 e solo dopo un rilassante cappuccino al bar, abbiamo voluto dedicare un po’ di tempo per una tranquilla passeggiata lungo il fiume, la visita nel centro della città e una capatina nella libreria Leakey’s bookshop per terminare fino a sera in un localino del centro: The Gellions, dove balli e musica popolare scozzese ci hanno tenuto compagnia fino a tardi.
Purtroppo, nemmeno il tempo di rallegrarci per la ripresa attività dei mezzi pubblici per raggiungere la tanto attesa Isola di Skye, che un’altra malaugurata novità ci ha atteso: nella città di Portree, il due gennaio, a causa della festività nazionale scozzese, abbiamo trovato tutto completamente chiuso.
Poco male, questo piccolo inconveniente ci ha dato la possibilità di sbirciare tra la vita lenta di Skye, riuscendo ad entrare nell’unico negozietto artigianale di Portree -qui il link https://hiddenscotland.co/listings/or-shop-skye/ - la cui proprietaria, una dolcissima ragazza che ci ha dato tantissimi consigli su dove mangiare e su cosa fare a skye, è stata una piacevole conoscenza. Tuttavia una menzione particolare merita anche il negozio: davvero carino, con caratteristiche creazioni di design di artisti scozzesi ottime come idee regalo al vostro rientro.
Purtroppo l’inevitabile pioggia e il “fuori stagione” non ci ha permesso di fare le escursioni in natura come avremmo voluto ma siamo riuscite comunque a trovare una soluzione che ci mostrasse i paesaggi dell’isola: a bordo del bus urbano 57A , infatti, abbiamo potuto fare il giro della costa e ammirare il paesaggio incantevole per due ore.
Una ultima, seppur breve, passeggiata per questa incantata cittadina, ha preceduto il rientro presso il nostro B&B Feochan rooms a Portree (che consiglio vivamente in caso di soggiorno, anche se un po’ distante dal centro).
Con un viaggio di sei ore , tre in bus e tre in treno, abbiamo fatto rientro a Edimburgo.
Alla capitale abbiamo dedicato i nostri ultimi due giorni di vacanza, visitando vari quartieri e varie zone accompagnati da un bellissimo sole.
Difficile poter racchiudere sette giorni di viaggio in poche righe e, pertanto, lungi da me pretendere di essere esaustiva ma, nel mio piccolo, ho voluto offrire uno spunto per chi volesse visitare la Scozia da Edimburgo a Skye in otto giorni nel periodo invernale (dicembre-gennaio) anche se la stagione perfetta sarebbe quella primaverile o estiva (da aprile a settembre) quando le ore di luce sono più lunghe.
Temevo il freddo, la pioggia e il brutto tempo invece, a parte alcuni momenti, ci sono state bellissime giornate di sole.
Ho sentito il richiamo della Scozia che da tanto era nella mia lista, ho prenotato senza farmi troppe domande o troppi calcoli.
Ho seguito il filo scozzese e il mio istinto.
Non mi sbagliavo: la scozia merita di essere vissuta, anche in inverno!
Con Magia
Miss Ale
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